sabato 21 maggio 2011

Dostoevskij's incipit

Ieri nella nostra consueta rubrica, cioccolibriamo, vi avevamo proposto di leggere delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij Qui, ma visto che vogliamo assicurarci che abbiate recepito il messaggio, oggi vi proponiamo non uno, non due, ma ben tre piccoli incipit di mister Dostoevskij...buona lettura ^^

Memorie dal sottosuolo
"Sono un uomo malato… Sono un uomo cattivo. Un uomo sgradevole. Credo di avere mal di fegato. Del resto, non capisco un accidente del mio male e probabilmente non so di cosa soffro. Non mi curo e non mi sono mai curato, anche se rispetto la medicina e i dottori. Oltretutto sono anche estremamente superstizioso; be’, almeno abbastanza da rispettare la medicina. (Sono abbastanza colto per non essere superstizioso, ma lo sono.) Nossignori, non voglio curarmi per cattiveria. Ecco, probabilmente voi questo non lo capirete. Be’, io invece lo capisco"


Il giocatore
"Finalmente ero di ritorno dopo un’assenza di due settimane. Già da tre giorni i nostri si trovavano a Roulettenburg. Credevo di essere atteso con chi sa quale ansia, e invece mi sbagliavo. Il generale mi accolse con una disinvoltura eccessiva, mi parlò squadrandomi dall’alto in basso e mi mandò da sua sorella. Era evidente che in qualche luogo erano riusciti a procurarsi del denaro"


Delitto e Castigo

"All’inizio di un luglio straordinariamente caldo, verso sera, un giovane scese per strada dallo stanzino che aveva preso in affitto in vicolo S., e lentamente, come indeciso, si diresse verso il ponte K.
Sulle scale riuscì a evitare l’incontro con la padrona di casa. Il suo stanzino era situato proprio sotto il tetto di un’alta casa a cinque piani, e ricordava più un armadio che un alloggio vero e proprio. La padrona dell’appartamento, invece, dalla quale egli aveva preso in affitto quello stambugio, vitto e servizi compresi, viveva al piano inferiore, in un appartamento separato, e ogni volta che egli scendeva in strada gli toccava immancabilmente di passare accanto alla cucina della padrona, che quasi sempre teneva la porta spalancata sulle scale. E ogni volta, passandole accanto, il giovane provava una sensazione dolorosa e vile, della quale si vergognava e che lo portava a storcere il viso in una smorfia. Doveva dei soldi alla padrona, e temeva d’incontrarla"


Bene, finita questa prova del fuoco, diteci, quale di questi incipit vi ispira di più???

2 commenti:

  1. Li ho letti tutti e tre e sono favolosi.
    ma se non avete letto niente di Dostoevskij vi consiglio di iniziare con il "giocatore".

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  2. Ciao, io (Rosbì) personalmente leggendo delitto e castigo ne sono rimasta felicemente sorpresa, ed ero già alla ricerca di altro di Dostoevskij da leggere, quindi grazie mille per il consiglio ^^

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