giovedì 6 ottobre 2011

Dalla Cineteca di Casmi & Rosbì: ''L'amore ai tempi del colera''

Buonasera Amici! Ecco che anche oggi Casmi e Rosbì, le vostre strampalate estensitrici di testi per il web ritornano all’attacco con una bella recensione, questa volta cinofila. Lo sceneggiato in questione è uno dei più grandi classici della letteratura contemporanea, magistralmente messo in atto da un cast d’eccezione, andiamolo dunque ad approfondire insieme...
Con Benjamin Bratt nel ruolo di Juvenal UrbinoCatalina Sandino Moreno nel ruolo di Hildebranda Sanchez
Giovanna Mezzogiorno nel ruolo di Fermina Daza
e
Javier Bardem nel ruolo di Florentino Ariza
Trama: Tratto dal romanzo omonimo del Premio Nobel Gabriel Garcia Marquez.
A Cartagena, in Colombia, Florentino Ariza, poeta e impiegato al telegrafo, scopre la passione della sua vita quando vede Fermina Daza dalle finestre della villa del padre. Grazie ad una serie di lettere appassionate, Florentino gradualmente conquista il cuore della giovane. Ma il padre di lei s'infuria quando scopre la relazione e giura di volerli tenere separati per sempre. Fermina è costretta a sposare un sofisticato aristocratico, il dottor Juvenal Urbino, che ha riportato l'ordine e il primato della medicina a Cartagena, bloccando le ondate di colera che colpivano misteriosamente la città. Juvenal la porta con sè a Parigi dove rimangono per anni. Quando rientrano insieme a Cartagena, lei ha praticamente dimenticato il suo primo amore. Ma Florentino non l'ha scordata.

Recensione: Perché guardare questa film? E’ in fondo sempre questa la domanda cui si cerca di trovare risposta nell’accingersi a scrivere una recensione. Noi, ora, dobbiamo fornirvi qualche buona ragione per guardare quello che voi potreste allegramente definire ‘’un polpettone’’, che prende spunto da un libro ancora peggio (Gabriel Garcia Marquez please perdonaci, è solo una supposizione!)! Diciamo che per un dodicesimo (percentuale sparata a caso, semplicemente in questo momento ci garbava il numero dodici u.u) forse non avete torto (infatti abbiamo ragione noi!), ma quel pregiudizio può essere, senza un eccessivo sforzo, soppiantato se ascoltate quanto abbiamo da comunicarvi.

Innanzitutto le vicende di cui si compone la storia sono molto realistiche e contemporanee, seppure dislocate più in là nel tempo. Ma state ben attenti su questo passaggio, perchè il concetto di tempo che emerge dalla pellicola, come del resto dalle pagine del romanzo, è che il senso e soprattutto la durata di tempo risulta incredibilmente relativa! I pochi attimi di felicità pura ed autentica che il protagonista trascorre insieme all’amata, per lui valgono milioni e milioni di volte di più rispetto all’intera sua vita impiegata ad aspettarla. Vi è pertanto questo sconfinato sentimento amoroso che vince qualsiasi spazio e tempo, seppure nella sua originalissima particolarità. A primo acchito potrebbe sembrare una disillusione, una distorsione del mondo della realtà e dello stesso concetto dell’amare, ed invece le sottoscritte vi dicono che per quanto è in quantificabile ed indeclinabile l’amore non è un qualcosa di assoluto. Cambia, muta, si trasforma e prende la forma di chi lo indossa; ognuno dunque può cucirsi su misura l’affetto come anche la sua dimensione. Dimensione in questo caso destinata ad essere turbata, potremmo addirittura osare dicendo violentata, per poi ritornare, però, finalmente, al suo stato originale…
<<Si può essere innamorati di diverse persone per volta, e di tutte con lo stesso dolore, senza tradirne nessuna, il cuore ha più stanze di un casino.>>

Vi lasciamo poi, per concludere il discorso, una delle frasi più significative e che maggiormente ci sono rimaste impresse:  <<  Pensa all'amore come ad uno stato di grazia, non come ad uno strumento per raggiungere un fine, ma come l'alfa e l'omega, in se stesso contenuto… >>

Buona visione, Casmi e Rosbì :)

Nessun commento:

Posta un commento