mercoledì 26 ottobre 2011

Come una folata improvvisa di neve, si mette a gridare contro il cielo...

È pieno inverno

È pieno inverno, sono nudi gli alberi
Tranne là dove si rifugia il gregge
Stringendosi sotto il pino.
Belano le pecore nella neve fangosa
Addossate al recinto. La stalla è chiusa
Ma strisciando i cani tremanti escono fuori,
Scendono al ruscello gelato. Per ritornare
Sconsolati indietro. Avvolti in un sospiro
Sembrano i rumori dei carri, le grida dei pastori.
Le cornacchie stridono in cerchi indifferenti
Intorno al pagliaio gelato. O si acquattano
Sui rami sgocciolanti. Si rompe il ghiaccio
Tra le canne dello stagno dove sbatte le ali il tarabuso
e allungando il collo schiamazza alla luna.
Saltella sui prati una povera lepre,
Piccola macchia scura impaurita
e un gabbiano sperso, come una folata improvvisa
di neve, si mette a gridare contro il cielo. (Oscar Wilde)


Bonne nuit, Casmi&Rosbì (scusate la rapidità, ci rifaremo domani con la seconda parte del diario di queste due sfollate huahauahauhaua, dobbiamo raccontarvi com'èandata!!!) :D

Nessun commento:

Posta un commento