domenica 5 giugno 2011

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale.

Sera Ragazziii! Si è notata la leggera punta di entusiamo?! Ormai la scuola è giunta agli scoggioli (per fortuna, non ne potevamo più!) e con lei anche la stanchezza, lo studio e le ansie di Casmi e Rosbì! Tra poco saremo libere di dedicarci solo ed esclusivamente a ciò che amiamo fare di più... Tutte cose che condivideremo con voi all'inizio di questa memorabile (sappiamo già che sarà così ^^) estate 2011! Voi, ci raccomandiamo, continuate sempre a seguirci e ne vedrete delle belle! Ad ogni modo anche questa sera volevamo salutarvi con una bella posia e la nostra scelta è ricaduta proprio su... Eugenio Montale! Insuperabile poeta ermetico, con questi versi ci ritrae la semplicità e al contempo l'immensità dell'amore, un qualcosa di talmente grande che quando non c'è più se ne sente la mancanza molto di che di qualsiasi altra cosa, ma per il quale saremmo disposti a dare tutto noi stessi di nuovo, ancora e per sempre, perchè seppure piccolo quel pezzetto di scala sceso assieme alla persona amata o fidata è comunque migliore della grigia solitudine, nonostante il male e la sofferenza che possa causare dopo, quando quella persona se ne sarà andata...

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
Le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
Non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
Le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Speriamo abbiate apprezzato queste splendide parole e che riescano a conciliarvi il sonno e tanti bei sogni, a domani Casmi e Rosbì :)

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