lunedì 2 maggio 2011

Keep calm and eat maritozzi

Ciao Ragazzi! Dopo un allegrissima giornata scolastica ed un pomeriggio che si prospetta altrettanto allegro (cogliete la sottile vena ironica ^^''), siamo qui oggi per chiedervi umilmente scusa, perdono, pieta!!! S perchè ieri, causa Napoli Comicon + vari imprevisti dovuti al treno, non abbiamo postato nulla ed abbiamo passato davvero poco tempo con voi sulla nostra casetta sull'albero ^^" Per farci perdonare quindi, oggi mangeremo insieme a voi mangiamo un bel dolcetto di origini laziali ed anche molto antiche (e buone aggiungeremmo noi) il maritozzo!!!

Il Maritozzo, in origine, era più grande di quello attuale; era una specie di pagnotta fatta con uova, farina, miele e burro che le donne preparavano per i propri figli e mariti che facevano i braccianti ed erano costretti a stare lontano da casa per l’intera giornata.

Nel Medioevo queste pagnottelle, che si preparavano soprattutto nel periodo della Quaresima, divennero più piccole, di colore un po’ più scuro e arricchite con canditi e uvetta. Il Maritozzo Quaresimale era uno dei pochi "peccati di gola" concessi in quel lungo periodo spirituale di digiuno.

Sembra che in seguito, il Maritozzo romano fu protagonista anche di un’altra tradizione: Il fidanzato lo regalava alla promessa sposa, il primo venerdì di Marzo, che oggi corrisponde alla festa di S.Valentino, e aveva in superficie delle decorazioni fatte con lo zucchero, a forma di cuore(che romantici questi maritozzi).

Il nome deriva dalla parola marito (letteralmente piccoli mariti) e si dice anche che in tempi passati, le ragazze in età da marito, preparavano queste pagnottine per portarle in piazza dentro dei cesti e chi li faceva più buoni e più belli riceveva le attenzioni dei migliori giovanotti del paese.

Vi chiediamo ancora scusa e vi lasciamo a fare merenda in modo tranquillo, quindi... 
With Casmi and Rosbì ^^

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