domenica 24 aprile 2011

'' Vecchie pellicole '' presenta: A beautiful mind !

Buon pomeriggio Amici! Oggi, a Pasqua, vogliamo proporvi la visione di un film davvero bellissimo, del quale la nostra amica Pallentina muore dalla voglia di parlarvi... Volete sapere di che cosa si tratta? Stiamo parlando di Beautiful Mind!

“A beautiful mind” è un film del 2001, dedicato alla vita di John Forbes Nash jr., matematico vincitore del Nobel per l’economia nel 1994 ed interpretato da Russell Crowe. Il film è ispirato all'omonima biografia di Sylvia Nasar. Vincitore di moltissimi premi, tra cui 4 Oscar (Miglior film, migliore attrice non protagonista a Jennifer Connelly, miglior sceneggiatura non originale, miglior regia) il film ottenne ottime critiche. Il film inizia con l’arrivo di Nash all’università di Princeton nel 1947. Solo e con scarsa vita sociale, ha solo un amico, Charles, suo compagno di stanza. Ossessionato dall’idea di trovare una teoria innovativa che possa renderlo brillante agli occhi degli altri, sviluppa la teoria dei giochi, che lo renderà popolare al campus. Le sue idee gli procurano un posto di ricercatore ed inizia a servire il governo del suo stato, in piena guerra fredda. Una volta sposato con la bellissima studentessa Alicia, Nash continua il suo lavoro top secret per il governo, e la moglie insospettita, inizierà a controllarlo, scoprendo poi che il marito ricerca codici ed informazioni senza uno scopo. Proprio così: Nash soffre di schizofrenia, immaginando persone che in realtà non esistono, come ad ES. il suo stesso compagno di stanza, e la sua nipotina. Solo grazie all’amore della moglie riuscirà ad uscire fuori dalla sua follia, e alla fine riuscirà a vincere anche il Nobel per l’economia, premio che l’ha reso famoso in tutto il mondo. Ovviamente, essendo un film, la storia è “romanzata” e probabilmente inventata in alcuni punti, ma merita lo stesso di essere visto. Crowe interpreta il ruolo magnificamente, del resto non è il primo film in cui interpreta un ruolo biografico. I segni della pazzia sono spiegati con sottigliezza nel film, e solo attentamente si possono notare; i piccioni che non volano quando la nipote di Charles corre tra loro, il non presentare mai alla moglie Charles, il non essere risposto a volte dalle persone che lo circondano poiché quelle vere sono troppo impressionate poiché parla da solo, sono tutti segni della malattia di Nash. Famosa è la scena di Nash che prova, incoscientemente, ad affogare la figlia piccola, credendo che Charles, ovviamente inesistente, la tirerà fuori dalla vasca. Nonostante la difficile guarigione, la convivenza con la malattia si sentirà alla fine del film, quando alla cerimonia per la consegna del Nobel, Nash vedrà presenti i suoi fantasmi, accanto alla moglie, presente anch’essa alla cerimonia.

Alla prossima, Pallen :)

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