martedì 12 aprile 2011

Una Buonanotte un po' particolare... (tra compleanni e saggi brevi Casmi e Rosbì non capiscono più nulla!)

Sera Amici! Ecco che Casmi e Rosbì (sottolineamo eroicamente!) sono giunta al termine di un'altra estenuante giornata, ma sapete una cosa? Quest'oggi, nonostante la scuola, (che quando ci si mette rompe davvero tantissimo) siamo di ottimo umore... Si perchè oggi sono due mesi che abbiamo aperto il blog!!!! Cioè vi rendete conto? Sembre ieri che, impacciatamente, ci aggingevamo a registrarci su blogger e dare inizio alle danze, come trascorre velocemente il tempo... (dato l'orario, perdonate la citazione banale! Avremmo potuto fare di più, ma a quest'ora non ci chiedete cose che vanno aldilà delle nostre facoltà mentali!) Dunque festeggiamo, almeno per un secondo, questa piccola con voi!



Mettendo per un secondo da parte i festoni, passiamo al nocciolo della questione, augurandovi Buonanotte con queste favole parole di Francesco Guccini. (si tratta di una delle fonti che avevamo a disposizione oggi in classe, durante il compito d'italiano, per scrivere un saggio breve sull'amicizia parentesi nella parentesi (e non sapete quanto ci siamo divertite a scrivere le destinazioni dei nostri saggi!!! solo noi, solo noi!), state bene attenti alla parte che evidenzieremo in grassetto, perchè quella sempre il caro Guccini l'abbia scritta apposta per noi due! Casmi e Rosbì si vogliono tanto bene ^_^)

Canzone per Piero
Mio vecchio amico di giorni e pensieri,
da quanto tempo che ci conosciamo,
venticinque anni sono tanti e diciamo,
un po' retorici, che sembra ieri.

Invece io so che è diverso e tu sai
quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato,
io appena giovane sono invecchiato,
tu forse giovane non sei stato mai.

Ma d'illusioni non ne abbiamo avute,
o forse sì, ma nemmeno ricordo,
tutte parole che si son perdute
con la realtà incontrata ogni giorno.

Chi glielo dice a chi è giovane adesso
di quante volte si possa sbagliare
fino al disgusto di ricominciare
perché ogni volta è poi sempre lo stesso.

Eppure il mondo continua e va avanti
con noi o senza e ogni cosa si crea
su ciò che muore e ogni nuova idea
su vecchie idee e ogni gioia sui pianti.

Ma più che triste, ora, è buffo pensare
a tutti i giorni che abbiamo sprecati,
a tutti gli attimi lasciati andare,
ai miti belli delle nostre estati.

Dopo l'inverno e l'angoscia in città,
quei lunghi mesi sdraiati davanti,
liberazione del fiume e dei monti
e la linfa aspra della nostra età.

Quei giorni spesi a parlare di niente,
sdraiati al sole inseguendo la vita,
come l'avessimo sempre capita,
come qualcosa capito per sempre.

Il mio Leopardi, le tue teologie,
esiste Dio? Le risate più pazze,
le sbornie assurde, le mie fantasie,
le mie avventure in città con ragazze.

Poi quell'amore alla fine reale
fra le canzoni di moda e le danze
"E' in gamba sai? Legge Edgar Lee Masters..."
Mi ha detto no, non dovrei mai pensare.

Le sigarette con rabbia fumate,
i blue jeans vecchi e le poche lire,
sembrava che non dovesse finire
ma ad ogni autunno finiva l'estate.

Poi tutto è andato e diciamo siam vecchi,
ma cosa siamo e che senso ha mai questo
nostro cammino di sogni fra specchi,
tu che lavori quando io vado a letto.

Io dico sempre non voglio capire
ma è come un vizio sottile e più penso
più mi ritrovo questo vuoto immenso
e per rimedio soltanto il dormire.

E poi ogni giorno mi torno a svegliare
e resto incredulo, non vorrei alzarmi
ma vivo ancora e son lì ad aspettarmi
le mie domande, il mio niente, il mio male.

Allora? Non sembra che parli di noi? Beh a noi si quindi la risposta può essere solo una ù_ù Vabbè dai per oggi basta così, altrimenti deviamo troppo le vostre giovani menti!

Un abbraccio Casmi & Rosbì.



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