mercoledì 6 aprile 2011

"La sindrome di Stendhal...ha colpito Casmi e Rosbì!!!"

“…Il vostro cuore sta palpitando, le membra sembrano cedere sotto il peso dell’emozione,  l’aria sembra quasi che non vi serva più se c’è lui, si lui che sembra quasi sia lì solo per voi, ed è bellissimo, stupendo, eccezzionale … no non state guardando una persona, no non siete innamorati, state guardando un quadro e questa signori è la sindrome di Stendhal …”

La sindrome di Stendhal, detta anche sindrome di Firenze, è il nome di una affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiro, vertigini, confusione e anche allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza, specialmente se sono compresse in spazi limitati.
Tale disagio è spesso riscontrato nella città di Firenze. La malattia, piuttosto rara, colpisce principalmente persone molto sensibili e fa parte dei cosiddetti malanni del viaggiatore.

Il nome della sindrome si deve allo scrittore francese (e noto amico di Casmi e Rosbì) Stendhal. Egli, essendo stato personalmente colpito dal fenomeno durante il suo Grand tour del 1817 (noi c'eravamo), ne diede una prima descrizione che riportò nel libro "Napoli e Firenze: un viaggio da Milano a Reggio":« Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere. »

Insomma detto con parole semplici, se vedi qualcosa di mooolto bello o che ti colpisce per la sua grazia e svieni, ha avuto un attacco della sindrome di Stendhal!

Attenzione: Casmi E Rosbì vivono col perenne rischio di contrarre questa sindrome, pericolo di contagio   

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