giovedì 17 marzo 2011

Oh oh! Ci è sembrato di vedere due ragazze con un cappello verde in testa!!!! (non vi lasciate ingannare dal titolo, è un post serio... Più o meno!)

Prima di qualsiasi cosa, confessate... Volete sapere se abbiamo vinto il cappello?! Ebbene ragazzi, ce l'abbiamo fatta, eravamo un bel po' di gente, ma abbiamo bevuto un paio di pinte di birra e ci hanno regalato il nostro bellissimo cappello! Siamo state tutta la sera in giro passandocelo e indossandolo un po' ciascuno. Sembravamo dei matti, o lo eravamo (e lo siamo tutt'ora)? Che volete farci, dovete rasseggnarvi, le due blogger qui presenti, hanno qualche neurone difettoso ! Comunque, mettiamo per un'attimo da parte le risate e i festeggiamente per riflettere ancora un pochino sul significato storico dell'anniversario della nostra nazione. Cogliamo dunque la palla al balzo per salutarvi e darvi la Buonanotte, proprio con il nostro inno, quello che probabilmente conoscete tutti a memoria, che però è sempre bello ed emozionante leggere, ascoltare e soprattutto cantare! Vogliamo però dirvi anche una verità sconvolgente (come metà delle cose che diciamo!), la canzone che ora usiamo come inno nazionale, era stata originariamente composta da Goffredo Mameli come una poesia... Beh lo sapevate??? Ma come si?! Allora non è più una verità sconvolgente!!! Uffi fate finta di non saperlo altrimenti Casmi & Rosbì si dispiacciono (;)) !!!!

Fratelli d'Italia

Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa. 
Dov'è la Vittoria? 
Le porga la chioma;
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.

Stringiamci  a coorte! 
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.


Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme;
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.

Stringiamci  a coorte! 
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.


Uniamoci, amiamoci;
L'unione e l'amore
Rivelano ai popoli
Le vie del Signore. 
Giuriamo far libero
Il suolo natio:
Uniti, per Dio,
Chi vincer ci può?

Stringiamci  a coorte! 
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.


Dall'Alpe a Sicilia,
Dovunque è Legnano;
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core e la mano;
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla;
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.

Stringiamci  a coorte! 
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.


Son giunchi che piegano
Le spade vendute;
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò.

Stringiamci  a coorte! 
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
(Goffredo Mameli)


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Buonanotte (a tutta l'Italia!) Casmi e Rosbì.

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