lunedì 13 giugno 2011

"Dolce colazione sulle note di...."

Stamattina ci siamo svegliate con una posizione molto aggraziata
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E vista cotanta leggerezza già di prima mattina ci siamo date alla vostra colazione...subito, subito (attenti però ci è caduto il cellulare nell'impasto ci sà ^^"""")
La zuppa inglese è un dolce al cucchiaio, simile al tiramisù. Sebbene la sua origine non sia certa, la sua denominazione tradisce la derivazione dalla ricca e creativa cucina inglese del periodo elisabettiano.
Alcune delle leggende sul nome dichiarano che essa in realtà sia stata inventata in terra francese durante la guerra dei cent'anni e proprio per schernire il rivale inglese fu nominata "Zuppa Inglese"; queste fonti non trovano riscontro provato ma alcuni accenni su questa leggenda sono presenti in scritti dell'epoca. Rimane il fatto che questa ricetta non trova riscontri nella culinaria francese dell'epoca ed è quindi da ritenere una leggenda.
La preparazione, così come la conosciamo oggi, fa la sua comparsa nel modenese verso la prima metà del 1800. Leo Codacci, in "Civiltà della tavola contadina", afferma che la zuppa inglese sarebbe stata "inventata" da una donna di servizio di una famiglia inglese residente sulle colline di Fiesole. Quella contadina toscana, avvezza da generazioni a non gettare niente di quanto restava sulla tavola, non riusciva a buttare via la biscotteria secca servita durante la giornata a corredo del tè o del Porto. Volendo fare economia anche in casa di chi non ne aveva bisogno, la domestica pensò di utilizzare quella grazia di Dio e di mescolare gli "avanzi" dei biscotti, della crema pasticceria (detta anche inglese) e del budino di cioccolato. Poiché i biscotti del giorno prima erano divenuti secchi, per ammorbidirli li inzuppò con il vino dolce. L'unico elemento che risulterebbe a favore di questa tesi è la presenza del cacao, che divenne di uso comune durante il 1600.
Ed ora due dolci varianti di questo dessert, quella classica...
E quella in "rosa"...
E come sempre un luogo magnifico dove andarci a pappare il nostro lavoro di oggi, magari in un villaggio di fate
accompagnate del dolce suono della musica elegante di Fabrizio De Andre, una canzone basata proprio su un antica ballata inglese
Buona colazione e buona giornata a tutti Casmi e Rosbì

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