martedì 5 aprile 2011

Il paradosso del nostro tempo.

Buon pomeriggio Friends! (sorvolate sulla nostra stupidità!) Anche oggi della serie letture pomeridiane, vogliamo proporvi di dedicare un attimo per immergervi in questa piacevole, stupenda e quasi commovente lettura:  '' Il paradosso del nostro tempo '' di George Carlin.

George Dennis Patrick Carlin (New York, 12 maggio 1937 – Santa Monica, 22 giugno 2008) è stato un comico, attore e sceneggiatore statunitense. Era celebre per il suo atteggiamento irriverente e le sue osservazioni sul linguaggio, la psicologia e la religione, nonché su numerosi argomenti tabù negli Stati Uniti. Il suo sketch Seven dirty words (Sette parole sconce) degli anni settanta fu oggetto di una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti, ad esito della quale il governo fu autorizzato a regolamentare il contenuto delle trasmissioni pubbliche per evitare l'uso di un linguaggio troppo volgare alla radio e alla televisione. Esistono quindi sette parole che non possono essere pronunciate in onda, sotto pena di sanzioni piuttosto pesanti. Carlin si iscriveva nella stirpe dei comici alla Lenny Bruce. Nel 2004 la rete Comedy Central lo ha classificato secondo miglior comico americano di tutti i tempi dietro a Richard Pryor.(wiki)

Il paradosso del nostro tempo 

Il paradosso del nostro tempo nella storia è che
abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse,
autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.

Spendiamo di più, ma abbiamo meno,
comperiamo di più, ma godiamo meno.
Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole,
più comodità, ma meno tempo.

Abbiamo più istruzione, ma meno buon senso,
più conoscenza, ma meno giudizio,
più esperti, e ancor più problemi,
più medicine, ma meno benessere.

Beviamo troppo, fumiamo troppo,
spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco,
guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo,
facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi,
vediamo troppa TV, e preghiamo di rado.

Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà,
ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco
e odiamo troppo spesso.
Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere,
ma non come vivere.
Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
Siamo andati e tornati dalla Luna,
ma non riusciamo ad attraversare la strada
per incontrare un nuovo vicino di casa.

Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.

Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori. Abbiamo pulito
l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi.
Scriviamo di più, ma impariamo meno.
Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno.
Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo computer più grandi per contenere più informazioni, per
produrre
più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.

Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta,
grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere
relazioni.

Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi,
case più belle ma famiglie distrutte.
Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e
getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei
corpi sovrappeso e delle pillole che possono farti fare di tutto,
dal rallegrarti al calmarti, all'ucciderti.

E' un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina
e niente in magazzino.
Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare questa
lettera, e in cui puoi scegliere di condividere queste
considerazioni con altri, o di cancellarle.

Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perchè
non saranno con te per sempre.
Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno
che ti guarda dal basso in soggezione,
perchè quella piccola persona presto crescerà
e lascerà il tuo fianco.

Ricordati di dare un caloroso abbraccio
alla persona che ti sta a fianco,
perchè è l'unico tesoro che puoi dare con il cuore
e non costa nulla.
Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto
pensalo.

Un bacio e un abbraccio possono curare ferite
che vengono dal profondo dell'anima.
Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti,
perchè un giorno quella persona non sarà più lì.

Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione, e
dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.

E RICORDA SEMPRE:
la vita non si misura da quanti respiri facciamo,
ma dai momenti che ci tolgono il respiro.


Vogliamo sentire le vostre voci, leggere i vostri commenti, sapere cosa queste parola hanno suscitato in voi... Per noi è relativamente facile rispondere: Commozione, lacrime velate nascoste dietro un sorriso, fitte al petta, brividi, inquietante consapevolezza, stupore, meraviglia.

Ci raccomandiamo, fateci conoscere i vostri pareri
Casmi e Rosbì 

2 commenti:

  1. Veramente toccante e profondo nella sua semplicità di concetti. Sarebbe bello leggere queste e altre lettere anche a scuola in modo che i ragazzi possano capire come e con che valori godersi nel giusto modo la propria vita rendendola speciale a se stessi ed al prossimo.

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  2. Dylan hai proprio ragione, per fortuna sesistono ancora alcuni professori motivati, illuminati, che sanno fare bene il loro mestiere e insegnano anche queste cose, noi siamo state molto fortunate e così abbiamo voluto condividere tutto questo con voi...

    Grazie per essere passato da queste parti, Casmi & Rosbì

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