sabato 9 aprile 2011

Dalla libreria di Casmi & Rosbì: Recensione di '' Spells '' by Aprylinne Pike

Salve Amci ben ritrovati! Ecco che come Sabato scorso Casmi e Rosbì hanno in serbo per voi una bella recensione, il libro del quale parleremo oggi è... (rullo di tamburi prego!): Spells di Aprilynne Pike.
Autore: Aprilynne Pike
Prezzo: 17.90 euro
Pagine: 337
Titolo originale: Spells
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Pandora
Anno di pubblicazione 2011 
Generi: Fantasy
Ragazzi, Teens
Ragazzi.

Avete voglia di immergervi in un mondo parallelo inondato da petali di rosa, vecchi tronchi nodosi e sempreverdi e un fresco aroma appena speziato alla cannella? Allora Spells è libro giusto per voi.
Secondo capitolo della quadrilogia di Wings by Aprilynne Pike, è la perfetta ed entusiasmante continuazione delle avventure di Laurel, una ragazza come tante, che all’ improvviso scopre di essere una fata e la sua vita viene totalmente sconvolta. Il trasferimento in un’altra cittadina, lontano dalla sua adorata campagna; nuovi amici; incontri che piacevolmente la sorprendono; un segreto e una porta da proteggere; ancora, uno scontro epico e una scelta difficile e sofferta (anche se suona più come un arrivederci che come un addio e difatti…), con la quale si conclude il primo volume, sono gli eventi chiave che caratterizzano la prima parte di questa fantastica storia. Abbiamo che Laurel al termine dello scontro con i trols, dopo aver accettato definitivamente la sua nuova identità, sceglie comunque di restare a risiedere tra gli umani per proteggere i propri cari e il proprio ‘’amore’’, poiché, nonostante la fioritura che le compare dietro la schiena ogni autunno a ricordarle che è, e sempre sarà un fiore, ella si sente in fondo al cuore più legata al mondo degli umani, dove è cresciuta. Casmi e Rosbì hanno amato moltissimo non tanto il personaggio di Laurel, che nel primo volume non si svela totalmente al lettore, quanto l’ambientazione e la magia, che improvvisamente sembra uscir fuori dalle pagine e materializzarsi davanti ai nostri occhi, che l’autrice è stata in grado di intrecciare, come per’incanto, tra una pagina e l’atra.  Ma in questo prosieguo le carte in tavola cambiano radicalmente. Il modo in cui Aprilynne Pike, ci porge la lettura della sua storia diventa più invitante, similmente ad un cesto pieno di frutta fresca, meraviglioso alla vista, ma ancora di più al gusto. Lo stile si fa più fluido, ma al contempo si arricchisce di danti piccoli dettagli e vezzeggiativi che abbelliscono la trama senza appesantirla, anzi forse il contrario. Leggendo questo libro c’è infatti il rischio di perdersi tra le mille vallate assolate e piene di boccioli colorati di Avolon e di restarci per sempre. Abbiamo trovato davvero favolosa l’ambientazione, quasi fiabesca, che fa da scenario alle azioni dei protagonisti,  che anch’essi, diventano via via più complessi, particolari, interessanti. Si assiste dunque in questa seconda parte della narrazione ad una grande evoluzione sia sotto il profilo narrativo, sia sotto quello introspettivo, che sotto quello descrittivo. Ma adesso, senza perderci in altre chiacchiere chiudiamo gli occhi e catapultiamoci, almeno per un secondo nel mondo incantato di Laurel. E’ estate e la nostra giovane fatina riceve una lettera direttamente dall’Accademia di Avolon, attraverso la quale viene invitata a trascorrere l’estate lì, al fine di studiare ed affinare le sue doti fatate per la creazione di pozioni perfette. Dovete infatti sapere che Laurel è (o meglio lo diventerà nel corso della storia ^^’’) un’intrugliatrice. Si tratta di un appellativo, leggermente dispregiativo, che le fate di primavera attribuiscono a quelle d’autunno, per specificare che loro si occupano della preparazione di intrugli: filtri ottenuti mediante la muscolazione di petali di fiori, polveri fatate e tanti altri piccoli composti naturali. La nostra dolce protagonista che è ancora una principiante in materia, dovrà spendere molte energie per affinare le sue abilità e creare delle pozioni efficaci, ma l’ottimismo e la tenacia non le mancano di certo. In ogni caso se negli intrugli non è ancora specializzata, Laurel si concentra su qualcosa che le riesce un pochino meglio, stare con Tamani. Arrivate a questo punto dobbiamo dirvelo, in alcuni punti è stata una sofferenza enorme dato il profondo amore che noi proviamo per David, il bel fidanzatino umano che Laurel ha lasciato a casa (se non siamo state abbastanza esplicite si tratta di un triangolo amoroso ^^). Detto ciò bisogna comunque che restiamo imparziali, nonostante il nostro patteggiare per il dolcissimo ragazzo umano dai capelli biondi. Si deve infatti convenire che il personaggio di Tamani improvvisamente si evolve, cambia volto e si mette totalmente a nudo divenendo così sicuramente molto interessante e anche affascinante sotto il profilo narrativo. Egli in particolar modo, riesce ad esternare i sentimenti che prova nei confronti di Laurel e l’autrice nel parlarci di ciò dipinge in maniera esemplare il suo tormento, la sua sofferenza e il dolore che la fata ogni volta gli provoca scomparendo dalla sua vita. Laurel allora si trova nuovamente di fronte ad un bivio… David o Tamani. Fate o umani. Casa o Avolon. Si tratta di quesiti che le corrodono la mente e la spaventano a tal punto da toglierle il sonno. Tuttavia ella sa bene, che almeno per il momento, la cosa migliore da fare è continuare a vivere assieme alla sua famiglia e a David, la persona che realmente ama (e questo è forse il momento più bello…). Probabilmente Laurel sente dentro di se un enorme senso di responsabilità, gratitudine e devozione verso i suoi genitori e il fidanzato, ma al contempo pare che abbia dei ripensamenti, che ci sia qualcosa che le impedisca di essere cecamente sicura della scelta che sta per compiere, aspetto che la Pike, intelligentemente, introduce ma fa rimanere ambiguo per alimentare la suspance.  Tuttavia il ritorno a casa dopo l’estate trascorsa tra le fate, non è poi così felice e tranquillo come Laurel si aspettava. Infatti alcune tensioni nel rapporto con la madre, la scoperta che i trols sono ancora in circolazione le daranno non poco filo da torcere, tanto che sorge spontaneo domandarsi: Come andrà a finire? Chi avrà la meglio? La scelta di Laurel sarà definitiva? Beh Amici staremo a vedere con il terzo volume della saga che verrà pubblicato, sempre per la Sperling e Kupfer il prossimo anno (noi non vediamo l’ora!). Vi consigliamo dunque, con tutto il cuore la lettura di questo libro come del precedente, Wings, perché siamo sicure che il rarefatto ed incantevole universo di Avalon, la dolcezza delle trame e dei personaggi, le scintille degli incantesimi, il profumo di fiori e mettiamoci anche la bellezza suggestiva di Tamani e lo sguardo penetrante ed avvolgente di David, sapranno conquistarvi.

Da Casmi e Rosbì è tutto, a più tardi e buone letture :)

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